Cos'è l'IBAN? |
Descrizione | Cod Paese | Cin Int. | Cin Naz. | Abi | Cab | Conto |
Esempio | IT | 11 | X | 03268 | 10001 | 100000000000 |
Descrizione | 2 lettere che indicano la nazione (IT per l'Italia) | 2 caratteri numerici di controllo internazionale | 1 carattere alfabetico di controllo nazionale | 5 cifre che indentificano la banca | 5 cifre che indentificano la succursale della banca | 12 caratteri alfanumerici che identificano il conto del beneficiario (anteporre eventualmente al numero di conto gli zeri necessari fino al raggiungimento di 12 caratteri) |
Dal 1 gennaio 2008, l'IBAN ha sostituito progressivamente le tradizionali coordinate bancarie (ABI, CAB e numero di conto corrente).
Dal 30 Giugno 2008 l'IBAN sarà obbligatorio e per i bonifici con il codice IBAN errato, incompleto o assente la banca del beneficiario applicherà alla banca dell'ordinante una commissione aggiuntiva di 1 Euro; al verificarsi di questi casi ci vedremo costretti a recuperare tale commissione sull'ordinante il bonifico. Le evidenziamo che, anche in caso di codice IBAN errato, incompleto o assente, non recupereremo alcuna commissione aggiuntiva sia per bonifici disposti tra banche del Gruppo Unicredit sia per gli ordini permanenti di bonifico disposti a favore di banche non facenti parte del Gruppo.
È possibile recuperare il codice IBAN (costituito da 27 caratteri) all'interno dell'estratto conto oppure, per chi usa l'Internet Banking, nella sezione Informazioni/Coordinate Bancarie.
Fare un Bonifico: per effettuare
un bonifico basta acquisire il Codice IBAN dei conti correnti dei
beneficiari, richiedendolo direttamente ai soggetti destinatari del bonifico
che si intende effettuare.
Ricevere un Bonifico: in questo caso il cliente dovrà
comunicare il codice IBAN relativo al proprio conto a chi deve eseguire il
bonifico a suo favore, ivi inclusi operatori economici ed imprese.
I datori di lavoro della Pubblica Amministrazione e
degli Enti pensionistici acquisiranno il Codice IBAN direttamente dalla
Banca di riferimento, senza perciò alcun onere o disagio per i beneficiari
dei pagamenti.
Anche le aziende del Settore Privato saranno in grado di provvedere
autonomamente.
Vi suggeriamo comunque di verificare con il datore di lavoro.
A partire dal 28 gennario 2008, avrà inizio la
migrazione a SEPA, acronimo di Single Euro Payments Area (Area unica di
pagamenti in Europa).
SEPA è un obiettivo posto dall'Unione Europea per la creazione di un mercato
unico dei pagamenti, all'interno del quale si potranno effettuare
transazioni agli stessi costi e con modalità analoghe a quelle che
attualmente vengono utilizzate all'interno dei confini nazionali.
Il progetto consentirà a cittadini, imprese ed enti pubblici e privati,
indipendentemente da dove si trovano in Europa, di effettuare e ricevere
pagamenti in euro, disporre incassi commerciali e utilizzare carte di
pagamento con condizioni di base, diritti e obblighi omogenei nei vari
Paesi.
Sul piano operativo sono tre i principali strumenti di pagamento coinvolti
nell'obiettivo SEPA:
Nell'area unica dei pagamenti i servizi che vengono
utilizzati abitualmente (bonifici, carte di credito e Pagobancomat,
domiciliazione delle utenze, etc.) perderanno la loro natura nazionale e
verranno portati su una piattaforma intra-europea, con caratteristiche
omogenee.
SEPA include 31 paesi:
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